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Generazione e visualizzazione di campi di concentrazione di specie chimiche prodotte da inquinamento atmosferico e degrado di materiale lapideo di interesse artistico
Unità Operativa: Dip. di Chimica Inorganica, Metallorganica e Analitica (DCIMA)
Universita' di Milano
Via Venezian 21, 20133 MilanoResponsabile: Prof. Piercarlo Fantucci
Collaboratori:
- Dr. Anna Maria Villa
- Dr. Luca De Gioia
- Prof. V. Valenti
- Dr. Simona Lolli
- Dr. Massimiliano Bienati
Descrizione della ricerca
La ricerca ha come scopo la costruzione di mezzi analitici e computazionali per la generazione di mappe superficiali (2D) di concentrazione di composti chimici appartenenti a materiale lapideo soggetto a degrado chimico e fisico causato da inquinamento atmosferico.Strumenti e metodologie
La ricerca si sviluppa in due tempi successivi. In una prima fase alcune tecniche analitiche convenzionali vengono applicate all'analisi di reperti raccolti dal teatro romano di Aosta. Le tecniche impiegate sono la spettrometria IR- Raman, UV-Vis e la microscopia ellettronica a scansione (SEM). Sono stati raccolti dati UV-Vis e SEM per un totale di 7 campioni, i quali sono stati sottoposti anche a taglio e a ripulitura superficiale, portando cos il numero di frammenti lapidei analizzabile a 21. Un esempio di campione di travertino e' riportato nella immagine(56K). Le tre facce del campione (esposta, tagliata di fresco e ripulita meccanicamente) sono state sottoposte ad analisi SEM le cui immagini sono riportate in Fig. 2 (40K), Fig.3 (72K) e Fig.4 (56K).
Risultati ottenuti
Quando la fase di analisi sara' completata, i dati chimico-fisico verranno organizzati per la generazione di mappe di concentrazione, al fine di poter correlare l'aspetto cromatico del campione con la sua struttura cristallina, la sua composizione chimica e il deposito superficiale di prodotti di degrado.Dei campioni di travertino e di puddinga, sono stati in particolare registrati gli spettri UV-Vis in riflettanza sulla semisfera che danno indicazioni sui centri di colore del materiale e costituiscono la base per l'elaborazione di modelli di rappresentazione fotorealistica. Le curve di riflettanza mostrano massimi abbastanza distinti per campioni puliti o tagliati di fresco. Le facce dei campioni esposte ad agenti atmosferici e largamente ricoperte da particolato e da solfato proveniente da degrado, mostrano invece assorbimenti monotonamente crescenti al diminuire della lunghezza d'onda. Cio' si correla bene con l'aspetto grigio-nerastro dei campioni degradati.
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